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Migranti – Revoca dell’accoglienza ai richiedenti asilo con reddito superiore a 6mila euro, Mons Perego:”Decisione Assurda e incomprensibile”

Revoca dell’accoglienza ai richiedenti asilo lavoratori che hanno un reddito superiore a 6.000 euro. E’ questa la decisione del Ministero dell’Interno comunicata alle prefetture, che hanno quindi iniziato ad allontanare i richiedenti asilo dai centri di accoglienza straordinaria.

“Assurda e incomprensibile la decisione del Ministero dell’Interno” ha commentato Mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Presidente della Commissione per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Italiana e della Fondazione Migrantes, come riporta l’Adnkronos.

”Alcune Prefetture – spiega – stanno iniziando a far allontanare i richiedenti asilo lavoratori che hanno un reddito di 10.000 euro. Con 6.000 o 10.000 euro comunque sarà difficile per questi lavoratori migranti trovare un alloggio o una casa e poter vivere, con il rischio anche di trovarsi vittime di ricatti. La motivazione dell’espulsione dai CAS dei richiedenti asilo è per preparare posti per i migranti che arriveranno sulle nostre coste nei mesi estivi e faranno domanda d’asilo. Anziché aumentare i posti in accoglienza – e sarebbe stato possibile per 30.000 posti all’anno per tre anni se si fosse destinata all’accoglienza la risorsa di quasi un miliardo spesa per l’esternalizzazione dell’accoglienza in Albania – si preferisce lasciare sulla strada o sotto i ponti o nei giardini pubblici e pinete o nei casolari abbandonati migliaia di richiedenti asilo lavoratori, con la conseguenza che molti rischieranno di perdere casa e lavoro”.

”Una decisione assurda – osserva Perego -anche perché non si è valutata una modifica nelle norme in tema migratorio, considerando la possibilità di una conversione del permesso per protezione internazionale in permesso per lavoro, oltre che non concordare con le organizzazioni delle imprese agricole e turistiche la ricerca di un alloggio. Ancora una volta i diritti sono negati da scelte irrazionali”.